venerdì 27 settembre 2013

Flamborough lighthouse

Ultima tappa costiera prima di dirigerci verso l'entroterra,
Flamborough Head,
sulla costa dello Yorkshire.
Un luogo meraviglioso,
rilassante e pittoresco.
Il "nuovo" faro fu costruito nel 1806,
alto 27 metri, con 119 gradini,
emette 4 lampi bianchi ogni 15 secondi,
il corno emette 2 suoni ogni 90 secondi in caso di nebbia.
Oggi la giornata è splendida.
 
 


Dall'alto la vista a 360 gradi è da mozzofiato
 




Partono sentieri ovunque, sia sopra che sotto le scogliere
 



l'azione delle onde del mare sulle scogliere di gesso bianco,
ha creato più di 200 grotte marine e una moltitudine di insenature
 



luogo ideale per uccelli marini e foche
 



approfittiamo del ristorante adiacente il parcheggio
per una scorpacciata di pesce fritto
per poi continuare la visita al vecchio faro
risalente al 1674
 

 
Flamborough Head è stato un fuori programma,
non ho avuto il tempo sufficiente per visitarlo come merita,
dovrò ritornarci per esplorare con calma qualche itinerario a piedi.
 
Alla prossima
Angela
 
 

sabato 21 settembre 2013

Whitby

Chi di voi ha letto Dracula?
O quanto meno visto il film?
Se lo avete fatto dovete assolutamente visitare Whitby,
perché Bram Stoker prese l'ispirazione da questo luogo
per scrivere il suo libro più famoso.
 
Whitby si trova nella contea del North Yorkshire,
alla foce del fiume Esk.
 
Appena arriviamo non occorrono indicazioni,
punto dritta sulla scogliera più alta,
le rovine dell'Abbazia sono il mio punto di riferimento,
l'ostello è proprio li dietro: Abbey House,
un'antica dimora che dal 2007 ospita l'ostello.
La nostra stanza è al mezzanino e dalla finestra ammiriamo il giardino.
 

 
Alloggiando qui si ha diritto all'entrata gratuita all'Abbazia,
un muro di cinta divide le due proprietà
e già da fuori si può ammirare la maestosità di queste rovine.
 
 
Dopo esserci accampati in camera,
passiamo all'esplorazione dell'ostello,
sala tv, sala lettura, orto, giardino, bar, ristorante, cucina,
visto che siamo arrivati qua meglio che ci prepariamo la cena.
Abbondate spaghettata
e siamo pronti per l'escursione serale.
 
 

 
Visitare l'Abbazia di St. Hilda la sera fa un certo effetto,
sarà perché dal mare arriva un venticello fresco,
ma vengono i brividi girando per queste rovine.
Decidiamo di tornare all'ostello e dormirci sopra.
 
La mattina siamo pronti per scoprire Whitby,
da qui per raggiungere il centro di questa cittadina
bisogna percorrere una ripida scalinata di ben 199 gradini,
che mette a dura prova ginocchia e polpacci.
 


 
Una volta giù la bellezza fa dimenticare la fatica,
Whitby è un labirinto di vicoli e stradine,
tutti da scoprire.
 
 
 
 
 
Whitby è oggi un porto di pescatori
e partono imbarcazioni di tutti i generi.
 
 
Il cielo ad un tratto si fa grigio,
la sottile pioggia non ci disturba e il nostro girovagare continua.
 
 
Ammiriamo dal porto la scogliera orientale dominata,
oltre che dalle rovine dell'Abbazia di St. Hilda,
anche dalla chiesa parrocchiale di St. Mary.
 
 
 


Nel pomeriggio rispunta il sole ed è tutta un'altra visione
 
 
 

Le indicazioni ci riportano verso il nostro campo base
 
bisogna affrontare di nuovo la ripida scalinata della mattina,
questa volta con meno vigore,
per non sfigurare con arzilli nonnetti scalatori
 facciamo finta di contare i gradini uno ad uno,
 
arrivati in cima,
col fiatone abbiamo la conferma:
sono proprio 199.
 
Il mattino seguente un'ultima occhiata all'Abbazia e si parte.
 
 
 
 
 A presto
Angela
 
 
 
 
Spesso sulle scogliere a picco sul mare, su tratti di costa particolarmente belli, lungo i favolosi Pier,
ci si imbatte in una sorta di esposizione di fiori, sono omaggi che la gente porta alle persone a loro care che non ci sono più.
 
 
 
 
 
I mazzi di fiori o le coroncine sono sempre accompagnati da bigliettini, una sorta di messaggi al vento, che ricordano il compleanno di una madre, il posto preferito di un padre, qui sulla scogliera di Whitby una coroncina fresca di Digitalis rosa ha attirato la mia attenzione e ho letto il messaggio, una splendida poesia, una volta tornata a casa ho cercato la versione tradotta, eccola:
 

Non stare in piedi davanti alla mia tomba a piangere

Non stare in piedi davanti alla mia tomba a piangere,
io non sono lì, non dorme la mia anima.
Sono il soffio di mille venti,
sono il luccichio della neve che brilla come diamanti.
Sono la luce del sole sul grano maturo,
un raggio di sole che splende d’estate.
Sono la leggera pioggia autunnale.
Quando ti svegli nella calma della mattina,
sono nella veloce alzante corsa di splendidi uccelli che volano in cerchio.
Sono la più alta farfalla che vola serena,
io sono tra le stelle che brillano nel buio della notte.
Sono nei fiori che sbocciano,
sono in una stanza tranquilla,
sono negli uccelli che cantano,
sono in ogni cosa bella.
Non stare in piedi davanti alla mia tomba a piangere.
Non sono lì. Non ti ho lasciato.
(Mary Elizabeth Frye, “Do not stand at my grave and weep”)




domenica 15 settembre 2013

Souter lighthouse

Il nostro viaggio continua,
dopo aver passato Tynemouth,
 prendiamo il tunnel sotterraneo che attraversa il fiume Tyne,
alla larga da Newcastle, troppo grande per i nostri gusti,
poi giù lungo la strada costiera A183
dopo pochi chilometri la strada fa una curva
ed eccolo il faro di Souter.
 


Non è molto alto,
ma la vista è mozzafiato.
 


 
Fu costruito nel 1871
e fu il primo faro al mondo ad essere alimentato da corrente elettrica alternata.
Non è più in uso dal 1988.





 
All'entrata visitiamo subito la sala macchine,
poi l'alloggio del guardiano
e con 76 gradini giungiamo alla cima.


Arrivati in cima ci accoglie la guida,
ci racconta la storia del faro
e di tutti i naufragi avvenuti su questo tratto di costa pericolosa.
Ci spiega il funzionamento delle lampade,
che girano su una base di mercurio,
quindi nonostante pesino qualche quintale
riusciamo a farle girare con un solo dito.
Siamo gli unici visitatori,
ad un tratto la guida chiede a mio figlio se vuole accenderlo,
lo chiama in un angolo, apre una porticina ...
et voilà
la lampada si accende, è rossa
e tutti quei strani vetri a forma di prisma diventano di mille colori.
E' accecante ma meraviglioso.
 


Scendiamo, è già ora di pranzo,
approfittiamo dell'attrezzata area picnic proprio davanti al faro,
io appena finito il mio panino, saluto tutti e parto.
 
Dal faro parte il South Tyneside Coastal  Trails,
la mia prima tappa è Marsden Bay e le sue splendide Rocks
 

 




 
Il percorso è facile e pianeggiante,
incontro una stanca signora in compagnia del suo splendido greyhound,
la saluto e continuo.
Le Rocks sottostanti sono gremite di uccelli,



il mare è calmo,
la temperatura è sui 28°,
il sole picchia,
non si vede al largo per la foschia data dall'umidità.
 
Raccolgo qualche conchiglia, un po' di sabbia e qualche sasso appiattito.
 
Giro i tacchi e torno dal mio equipaggio.
Il viaggio continua
 
Angela

lunedì 9 settembre 2013

St. Mary lighthouse

 
I 4 giorni di permanenza a Whitley Bay,
mi permettono di visitare la piccola isola di St Mary's più e più volte.
 
Arriviamo verso le 17.00 di una giornata tipicamente inglese,
umida e grigia,
ma lui è là,
 la pioggia lo rende surreale,
ne avevo sentito parlare,
 ma bello così  non me lo immaginavo: il faro.
 

Inizia a piovere, ma io lo voglio visitare ugualmente,
anche perché devo approfittarne c'è la bassa marea.
 
L'isola è collegata alla terra ferma da una breve strada cementata,
che viene sommersa dall'alta marea 2 volte al giorno.
 



Il faro fu costruito nel 1898,
non è più in funzione dal 1984
e dal 1994 è diventato un museo.
 





 
 





 


Il faro è alto 38 metri,
 


si raggiunge la cima con 137 gradini.
 


 
Posso solo dirvi che ho trascorso molte ore della giornata
seduta sulla scogliera di fronte ad ammirarlo, contemplarlo, scrutarlo
in perfetto silenzio ascoltando solo le onde infrangersi e lo stridio dei gabbiani.
 
Ho fatto avanti e indietro dal campeggio che ci ospitava a lì
a tutte le ore del giorno e della notte.
 
 
 
Un abbraccio
Angela
 
 
 
 

Ho trovato il mio albero

Il Faggio. Veniva considerato con grande rispetto un tramite tra gli uomini e gli dèi, circondato da aura divina, e Macrobio riferisce che...