sabato 14 luglio 2012

Anna e Fedro sono qui!



Mercoledì mattina accendo il PC,
un messaggio su Fb mi mette nel panico:
"Possiamo far tappa da te domani?".
Aiuto che dico, che faccio,
dove trovo adesso all'ultimo momento degli erre4isti?
Non importa, la mia risposta è: "Siiiiiiiii!!!".
Sono già agitata al lavoro,
devo sbrigarmi, chissà a che ora arrivano,
hanno 230 km da fare,
alle 15.00 la fatidica telefonata:
"siamo arrivati!".
Io sono ancora al lavoro, finisco alle 15.30,
poi mezz'ora di strada per tornare a casa.
Aiuto Aiuto Aiuto.
15.30, timbro e parto come una scheggia.
Arrivata a Vittorio Veneto scruto lungo il percorso se intravedo Lola,
subito dopo i giardini,
in pieno centro, parcheggiata lungo Viale della Vittoria,
all'ombra dei platani,
eccola, la vedo, è lei,
la mitica Lola.
Inchiodo all'istante
(per fortuna dietro non avevo nessuno, le mie solite manovre da svanita),
ma bordo nessuno,
mi guardo intorno e vedo i miei due eroi,
Fedro e Anna comodamente seduti al bar,
inversione, parcheggio selvaggio sulle strisce pedonali,
robe da ritiro patente, vero vigilessa?
Non importa, li ho beccati.
Sono felicissima ed un pò emozionata.
Partiamo verso casa mia.
Dopo aver riflettuto sul da farsi.
Si parte insieme alla ricerca delle mitiche R4,
Prima tappa Il Treno di Bogotà,



la splendida libreria per ragazzi a Serravalle,
senza esagerare la più bella del triveneto,
entro chiedo a Raffaele dov'è la sua Lola,
risposta a casa,
noooooo, partiamo male.
Parcheggiamo Tommaso e Fedro in libreria,
con loro grande gioia,
dopo un primo approccio timido
sono già in sintonia.
Io e Anna partiamo, direzione Pizzeria da Caio .....chiusa,
ma la sua Lola è pargheggiata fuori,
ma che fortuna.
Dopo una decina di minuti,
arriva una moto,
parcheggia e : "Vi serve qualcosa?"
Una foto con la sua Renault F4 e Caio è d'obbligo.


Andiamo a recuperare Tommy e Fedro alla libreria,
Raffaele e Vera fanno un gradito omaggio al Team Lola,
un favoloso libro che tutti gli erre4isti dovrebbero possedere
 "L'ultima spiaggia" di J.Patrick Lewis
illustrato da Roberto Innocenti




ve ne riporto uno stralcio di seguito,
perchè l'acquisto è d'obbligo

"Un pigro, grigio pomeriggio,
mentre annoiato ciondolavo qua e là,
la mia immaginazione,
seccata di non essere presa sul serio,
si prese una vacanza
e non tornò mai più.
Avevo perso quello che il poeta
Wordsworth chiamava il mio "Occhio interiore".

Perso, o semplicemente lasciato chissà dove,
da qualche parte in giro per il mondo.
Che ne sarebbe stato di me, un artista?
Come avrei potuto continuare a lavorare,
a dipingere, a vivere?
Provai ad appigliarmi ai miei pochi ricordi,
ma non erano abbastanza.  

I ricordi sono un vecchio cappello, amico mio,
l'immaginazione è un paio di scarpe nuove.
E se hai perso le scarpe,

cos'altr puoi fare se non andare a cercarle?"

"L'ultima spiaggia"
J. Patrick Lewis
Illustrato da Roberto Innocenti
(La Margherita Edizioni)


ci accordiamo con Raffaele per incontrarlo con la sua Lola il mattino dopo,
in Piazza Roma a Cison di Valmarino, dove vive,
e andiamo verso casa.

Arrivati inizio un giro di telefonate,
alla fine riesco a contattare Lucia,
ci diamo appuntamento dopo 15 minuti ad un distriburore.



Ok un'altra Lola l'abbiamo beccata.

Anna riceve una telefonata,
è Ciano con la moglie stanno arrivando da Vedelago,
che non è proprio dietro l'angolo,
ci separano 70 km,
ma è già a metà strada.

La loro Renault F4 è splendida,
è appartenuta a Morassutti Ferramenta di Padova,
serviva per fare le consegne.


Se fosse mia la trasformerei in un camperino, è un gioiellino.
Sul sedile posteriore c'è la cuccia di Zoe,
Lucky quando la vede perde la testa,
è amore a prima vista, ma lei non lo fila di striscio.
Ormai sono quasi le 20.30, ordiniamo le pizze,
perchè si vede sui volti dei nostri eroi la stanchezza del lungo viaggio,
anche se Tommy e Fedro stanno continuando a giocare imperterriti
tra calcio e carte pokemon, l'intesa è perfetta.
Dopo la pizza passiamo all'anguria che ha portato Ciano
con grande gioia di Fedro che non aspettava altro.
Purtroppo il tempo passa in fretta,
Ciano e Family ripartono,
noi diamo la buona notte ad  Anna e Fedro,
e andiamo a casa nostra a dormire.
Durante la notte un grande temporale
fa dormire al fresco i nostri temerari,
dopo un mese di caldo torrido credo abbiano gradito.
Il mattino seguente alle 7.30 faccio uno squillo ad Anna,
sarò da voi tra 10 minuti,
ed uno al lavoro che arriverò in super ritardo,
arrivo davanti al cancello e mi accorgo di non avere il telecomando,
ma Fedro prontamente appena mi vede mi apre,
ormai si è ambientato,
peccato che debbano già ripartire.

Si parte verso la vallata delle Prealpi trevigiane,
ci aspetta Raffaele a Cison di Valmarino,


eccoli immortalati davanti al Municipio.
Purtroppo è ora di salutarci,
ognuno per la propria strada ... partiamo,
precedo Anna e Fedro per altri 7 km,
mi fermo davanti al mio ufficio,
un suono inconfondibile,
il clacson della Lola,
mi saluta,
il loro Tour deve continuare,
Trento li aspetta.

Devo ringraziare infinitamente Anna e Fedro per essere passati a trovarci,
e tutti quelli che ho coinvolto all'ultimo momento.
Noi vi aspettiamo a braccia aperte,
al prossimo Tour...  avventurieri.
Queste sono le vacanze che io invidio,
altro che Club Med.

Un abbraccio
Angela

PS: Tommy vuole la rivincita a carte,
Fedro devi tornare. Baci.

Se siete arrivati fin qui,
in questo lunghissimo post
adesso passate da Anna e Fedro

http://www.renault4.it/web/index.php?option=com_content&view=article&id=262:anna-e-fedro-in-tour&catid=60:manifestazioni-e-iniziative&Itemid=192

per ammirare l'avventura al completo.

Le foto sono tutte di Anna. Grazie

mercoledì 11 luglio 2012

Anna e Fedro con la loro Lola passano da Vittorio Veneto


Vi annuncio con enorme piacere e tanta trepidazione che ....
domani farà tappa a Vittorio Veneto
il mitico Tour di Anna e Fedro con la loro Lola,
una mitica Renault 4.
Stanno quasi finendo il loro tour
e Anna oggi mi ha scritto che passerà a trovarmi.

Qualche post fa vi avevo parlato dell'amore che provo tutt'ora per la mia prima auto,
una stratosferica Renault 4 GTL, blu.

Con un pò di sana invidia ho seguito tappa dopo tappa
il mitico viaggio di Anna e Fedro,
ed ora sono qui, non ci posso credere,
se possedete una Renault 4 venite a Vittorio Veneto domani pomeriggio dopo le 16.00,
aspetteremo insieme i nostri eroi.

Alla prossima
Angela

martedì 3 luglio 2012

La foresta del Cansiglio: uno strano incontro.

La Foresta del Cansiglio è meta delle nostre gite domenicali soprattutto d'estate,
alla ricerca di un pò di relax e di refrigerio nelle giornate torride.

Spesso però è troppo affollata per i nostri gusti,
così quando è possibile preferiamo passeggiate infrasettimanali.

Giovedì scorso appena svegli, tutti in auto e via per il Cansei,
arrivati in Località Crosetta abbiamo parcheggiato e ci siamo incamminati per la strada forestale,
chiusa al traffico, verso Località Candaglia.









La strada è deserta, purtroppo questa volta il silenzio non è sovrano,
fino a mezzogiorno il frastuono degli aerei della vicina base americana di Aviano
rompono quell'incantesimo che solitamente la foresta crea.



La nostra passeggiata prosegue lentamente osservando la splendida natura che ci circonda,
ed è lì che con un pò di fantasia nascono le storie che spesso io racconto ai miei figli,
un pò inventate,  un pò copiate dai libri letti.
Primo su tutti  Storie del bosco antico - Mauro Corona

Basta un fruscio tra le foglie, un sasso che rotola, il picchiettare del picchio in lontananza,
una chiocciola che attraversa la strada,



ed io inizio:

" ssst!!! Potrebbe essere un folletto. Avete visto qualcosa?"

ormai i miei figli non ci cascano più e spesso (purtroppo), la risposta è:

"mamma!!! ma basta non siamo più piccoli".

Fino a qualche anno fa,  facevo credere loro di vedere berretti rossi a punta sotto ogni roccia.
Ora non più, lo so devo crescere anch'io, ma prima o poi sono sicura che un Folletto lo incontreremo
ed allora avrò avuto ragione io.


Non vi sembra di intravedere qualcuno nella foto qui sopra?
Potere della mente o potere di Picasa?

Auguro a tutti belle escursioni in montagna e tanti, tanti incontri speciali.
Alla prossima
Angela



I boschi e le foreste sono magici luoghi dove vivono, si nascondono,
giocano, fanno dispetti, piccoli esseri misteriosi ai quali sono legate credenze e storie fantasiose.
Miti e leggende li descrivono fin nei minimi dettagli, possono esseri bizzarri,
 benevoli o malevoli a seconda dei sentimenti che le persone nutrono nei loro confronti.

Abitano nelle corolle dei fiori, sotto gli ombrelli picchiettati di bianco dei funghi,

tra le rocce muscose, fra i rami degli alberi.

Il loro aspetto in genere è buffo.
Sono di piccolissima statura, agilissimi ed irrequieti,
vestiti di un abito scarlatto con un berrettino a sonagli. 

Nei loro rapporti con gli uomini possono essere benevoli e servizievoli se ben trattati,
mentre si vendicano, in modi spesso comici,
di chi li offende compiacendosi di giocare brutti e simpatici scherzi.

I folletti non amano farsi vedere.

Svaniscono come se fossero fatti di fumo,
non hanno l'ombra se visti alla luce del sole e non lasciano orme sulla terra quando camminano.
(tratto dal web)

Ho trovato il mio albero

Il Faggio. Veniva considerato con grande rispetto un tramite tra gli uomini e gli dèi, circondato da aura divina, e Macrobio riferisce che...