Le Farne Islands sono un gruppo di quasi 30 isolette
che a seconda delle maree riaffiorano,
si trovano a 2/3 miglia al largo della costa del Northumberland e
si possono raggiungere con imbarcazioni che partono dal piccolo
villaggio di pescatori di Seahouse.
Inner Farne è la più grande e la più vicina alla terra ferma,
si vede ad occhio nudo dal porto
ed è un incanto.
Oltre al suo bellissimo faro bianco c'è una piccola cappella
dove St. Cuthbert visse come eremita fino al 687 d.c..
Oltre al suo bellissimo faro bianco c'è una piccola cappella
dove St. Cuthbert visse come eremita fino al 687 d.c..
Dal porto un via vai di imbarcazioni di tutti i generi ogni 15 minuti stracolme di turisti
mi mettono ansia e dopo una lunga osservazione decido di rinunciare all'escursione
e ripiego per una passeggiata lungo la chilometrica spiaggia,
ma il mio sguardo è fisso là verso quelle isole e quei fari.
Ad un certo punto mia sorella esordisce con:
"te ne pentirai per il resto della vita di non esserci andata".
La mia ansia è dovuta al fatto di non saper nuotare
e portare i miei figli su una bagnarola
tipo sbarco a Lampedusa
mi terrorizza.
Io rispondo a questa provocazione con:
"ci penserò, tanto stiamo in zona per altri 4 giorni".
Torniamo verso il porticciolo e prontamente i miei compagni di viaggio
mi sommergono di volantini sui vari tour,
prezzi e compagnie.
Nemmeno a dirlo il giorno successivo alle 14.30
puntuali siamo di nuovo al porto di Seahouse,
pronti per partire con la bagnarola di George,
che poi scoprirò essere il guardiano del faro di Longstone.
George è un ottimo cicerone,
ci descrive ogni aneddoto della storia di queste isole,
da St. Cuthbert, che visse qui in solitudine,
all'eroina Grace Darling (aspettate il prossimo post)
Durante la navigazione è d'obbligo rimanere seduti,
quindi non è facile fotografare questo paradiso.
Passiamo vicini a Brownsman, l'isola non è accessibile al pubblico
perché è un'importante riserva ornitologica.
Il piccolo cottage fu la casa di Grace Darling e della sua famiglia prima di trasferirsi a Longstone.
George al ritorno ci passerà molto, molto vicino.
Passiamo vicini a Brownsman, l'isola non è accessibile al pubblico
perché è un'importante riserva ornitologica.
Il piccolo cottage fu la casa di Grace Darling e della sua famiglia prima di trasferirsi a Longstone.
George al ritorno ci passerà molto, molto vicino.
Ben presto George però ci porta fin sotto le alte scogliere di Staple Island,
famosa per i suoi pinnacoli, colonne verticali di roccia
invase da migliaia di nidi,
siamo così vicinio da poter vedere i piccoli all'interno.
famosa per i suoi pinnacoli, colonne verticali di roccia
invase da migliaia di nidi,
siamo così vicinio da poter vedere i piccoli all'interno.
La puzza del guano è nauseante,
ma lo spettacolo è tale da non farci nemmeno caso.
Dobbiamo fermarci qualche minuto
per far uscire dall'insenatura l'imbarcazione che ci precede
e George ci fa un lungo elenco degli uccelli che nidificano su queste isole,
ci sono più di 10.000 coppie :
una moltitudine di specie di gabbiani, cormorani, sterne artiche, sule,
gazze marine, Herring Gull, Razorbill, e molti altri di cui non capisco il nome.
gazze marine, Herring Gull, Razorbill, e molti altri di cui non capisco il nome.
ma io sono venuta fin qui per due cose i fari e i puffins,
ed eccomi accontentata,
i pulcinella di mare sono dei buffi e timidi uccelli
dal becco e dalle zampe arancioni,
questa loro aria triste mi ha sempre conquistata,
appena l'imbarcazione si avvicina,
a differenza degli altri uccelli, loro scappano.
Dai loro becchi scendono piccoli fili d'argento,
sono piccoli pesci che hanno pescato per nutrire i loro piccoli.
I puffins non fanno il nido,
ma costruiscono delle vere e proprie tane,
come fossero dei conigli,
lunghe da 70 cm fino ai 2 metri,
tengono così al riparo dagli uccelli predatori i loro piccoli.
Depongono 1 o 2 uova,
ma ne fanno nascere una solo.
Girato l'angolo ecco una visione celestiale,
Longstone e il suo faro,
George ci annuncia:
"Siete pronti per visitare il mio faro"
accostiamo e uno ad uno scendiamo dalla barca e ci avviciniamo alla porta d'ingresso,
George scende per ultimo con due grandi borse di plastica piene di merluzzi,
ben presto capiamo per chi sono,
le foche lo stanno aspettando
Apre la porta del faro e ci infiliamo dentro,
George per ultimo richiude la porta a chiave dietro di noi,
l'odore di gasolio e il forte rumore del generatore di corrente non disturba la nostra salita.
Lui arriva in cima (il faro è alto 23 metri) fresco come una rosa,
noi ansimanti e sudati fradici.
Ci sono intorno ai 40 gradi,
le vetrate sono incandescenti,
il faro è sempre acceso, giorno e notte,
emette una luce lampeggiante ogni 20 secondi.
George ci spiega che la maggior parte dei fari inglesi sono ormai automatizzati,
tutto viene 'comandato' da una centrale che si trova nell'Essex,
centinaia di chilometri più a sud,
ormai il ruolo del guardiano consiste solo nella manutenzione.
Lui è il guardiano di tutti e 3 i fari della zona,
Longstone, Inner Farne e Bamburgh.
emette una luce lampeggiante ogni 20 secondi.
George ci spiega che la maggior parte dei fari inglesi sono ormai automatizzati,
tutto viene 'comandato' da una centrale che si trova nell'Essex,
centinaia di chilometri più a sud,
ormai il ruolo del guardiano consiste solo nella manutenzione.
Lui è il guardiano di tutti e 3 i fari della zona,
Longstone, Inner Farne e Bamburgh.
la vista dall'alto è inebriante,
non so se sia per il caldo o per le vertigini
ma mi sembra di essere affetta dalla sindrome di Stendhal
La mezz'ora di visita consentita è trascorsa in fretta,
si deve scendere,
un ultimo sguardo a questo grandioso faro e poi tutti di nuovo a bordo.
Le 65 persone a bordo e i 5 cani lasciando l'isola sono stranamente silenziosi,
forse come me ne sentono già la mancanza
la navigazione continua,
George cerca di portarci più vicino possibile alla colonia di foche grigie,
ma l'alta marea le ha fatte tutte allontanare in mare aperto,
sono qualcuna si sta ancora abbronzando su qualche scoglio ancora emerso,
tra qualche mese in queste acque ne arriveranno circa 6000.
Visto che per George e la sua barca questa è l'ultima escursione della giornata,
al rientro ci fa un bellissimo regalo,
ripassa per la Staple Island
per ammirare sui suoi pinnacoli altri nidi
Si sbarca a Seahouse,
la tachicardia persiste
tuffiamoci in uno dei tanti fish and chips
e ripensiamo a quest'avventura.
Solo nel riguardare le foto mi rendo conto che l'ho fatto davvero,
aveva ragione Zia Pao .... me ne sarei pentita per tutta la vita,
ma ora posso dire: "Io qui ci sono stata".
Alla prossima
Angela